Progetto Speleologia Glaciale

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    l lago di contatto glaciale, formatosi nel 2006 al margine orientale del Ghiacciaio dei Forni nel 2009 ha raggiunto la sua massima estensione: si possono osservare, sulla sinistra, i grandi crepacci semilunati provocati dalla presenza di una cavità di contatto, e il piccolo delta lacustre formato dalle acque del torrente sottoglaciale, mentre sulla destra nel 2010 si aprirà una cavità di contatto che drenerà totalmente e rapidamente le acque del lago, provocandone la scomparsa (foto Mauro Inglese)
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    Alla base di un P.27 e di un P. 15, nei Pozzi Gemelli (Ghiacciaio dei Forni) parte una grande forra, scesa fino a una profondità di – 55 m: l’anno successivo tutta la grotta era completamente piena d’acqua, ma le cause dell’allagamento sono sconosciute (foto Mauro Inglese)
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    Il cono di detriti più grande fino ad ora osservato sul Ghiacciaio dei Forni, costituito dai sedimenti di un antico mulino glaciale. La sua presenza è nota dal 2009, ma nell’ultimo anno ha raggiunto un’altezza elevata per via dell’ablazione.
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    superamento delle strette anse che caratterizzano gran parte della grotta Fo015 (foto Davide Corengia)
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    possibile entrare nella cavità Mo010-201007M calandosi in più punti della bédière iniziale (foto Cesare Mangiagalli)
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    La grotta Mo016-201107M è particolare per iniziare come una classica grotta endoglaciale, che però al termine diviene subglaciale per via dell’intercettazione del substrato roccioso a pochi metri dal punto dal quale fuoriesce l’acqua torbida della fronte del ghiacciaio (foto Cesare Mangiagalli)
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    La Vedretta dello Scalino ha regalato nel 2011 la piacevole scoperta della presenza di un carsismo glaciale importante. E’ stata realizzata una sola esplorazione piuttosto speditiva, ma per il futuro si conta di tornare più attrezzati per un’esplorazione completa dell’area (foto Cesare Mangiagalli)
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    Grotta di contatto nel ghiaccio morto a lato della fronte del Ghiacciaio del Morteratsch: le pareti e la volta sono modellati in grandi scallop, dovuti alla corrente d’aria che percorre la galleria, mentre il pavimento è creato dal congelamento dell’acqua del torrente che nella stagione calda percorre la grotta (foto Mauro Inglese)
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    Forra: si osservi la forte influenza della circolazione d’aria nel modellamento degli ambienti (foto Paolo Testa)
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    Forra: si osservi la forte influenza della circolazione d’aria nel modellamento degli ambienti (foto Paolo Testa)
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    Il lago di contatto glaciale formatosi nel 2006 al margine orientale del Ghiacciaio dei Forni: sullo sfondo è visibile, mascherato in parte da blocchi di crollo, l’ingresso della cavità di contatto (purtroppo impercorribile) attraverso la quale scorreva il torrente sottoglaciale che alimentava il lago (foto Mauro Inglese)

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