Il sistema carsico di Monte Conca, nella Sicilia centrale, è attualmente il più lungo e profondo fra quelli nei gessi Messiniani della Sicilia. Il sistema è composto da tre grotte: un inghiottitoio e una risorgenza entrambe attive e una risorgenza inattiva.
Per le sue peculiarità, per la sua salvaguardia e per lo suo studio di questo sistema carsico, la Regione Siciliana ha istituito, nel 1996, la Riserva Naturale Integrale “Monte Conca” che è stata affidata in gestione al CAI Sicilia.
di Marco Vattano e Giuliana Madonia – articolo completo sulla rivista
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Paleorisorgenza di Monte Conca. Galleria principale con depositi alluvionali conservati al suo interno
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Risorgenza di Monte Conca. Tubi a pieno carico anastomizzati a formare una sezione ad 8. Questo tratto di galleria si è evoluto durante le fasi di piena della cavità
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Parete settentrionale di Monte Conca con in vista il fiume Gallo d’Oro. Proprio in corrispondenza dell’ansa più prossima al rilievo, si trova la Risorgenza di Monte Conca, mentre circa 40 m più in alto, si apre la Paleorisorgenza
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Inghiottitoio di Monte Conca. Galleria inferiore della grotta che riceve le acque provenienti dall’inghiottitoio e quelle di falda
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Il piccolo laghetto che chiude il ramo Meandro dell’Inghiottitoio di Monte Conca
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Inghiottitoio di Monte Conca. Tratto iniziale del Laminatoio dei Poligoni. Oltre questo stretto passaggio sono stati trovati oltre 100 m di gallerie
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Inghiottitoio di Monte Conca. Una delle gallerie dei Rami Nuovi con sulle pareti evidenti solchi legati ai diversi livelli di scorrimento dell’acqua
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Inghiottitoio di Monte Conca. Pozzo delle Conuliti, ambiente su cui confluiscono diverse delle gallerie di recente scoperta e che è caratterizzato da ingenti depositi argillosi alla sua base
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Inghiottitoio di Monte Conca. Galleria a forra che congiunge la base del secondo con l’attacco del terzo pozzo
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Inghiottitoio di Monte Conca. il secondo pozzo della grotta, profondo 12 m, con pareti fortemente levigate dall’azione dell’acqua
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Inghiottitoio di Monte Conca. Primo tratto della galleria superiore dell’Inghiottitoio. Sulle pareti gessose si possono osservare gli effetti della dissoluzione differenziale che mette in risalto sottili lamine carbonatiche
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Paleorisorgenza di Monte Conca. Particolare degli aghi di gesso ritrovati all’interno delle fratture dei depositi argillosi che riempiono la grotta