West Papua (Indonesia): Il campo base con la famiglia Mare a cui appartiene il tratto di foresta dove si apre Keek
West Papua (Indonesia): La foresta attorno al campo base
West Papua (Indonesia): La base del grande Tiankeng di Keek. Sul fondo la galleria che conduce verso l'ingresso di Wakut
West Papua (Indonesia): Il grande Tiankeng di Keek
West Papua (Indonesia): Armando Keek sommersi dai materiali nel caldo umido della foresta
West Papua (Indonesia): Wet tooling, ovvero risalendo controcorrente il fiume Auk con mezzi non convenzionali
West Papua (Indonesia): Parte della galleria verso valle, parzialmente invase da un deposito di enormi tronchi galleggianti
West Papua (Indonesia): Materiali al campo base
West Papua (Indonesia): Risalendo l'enorme galleria del fiume Auk
West Papua (Indonesia): Katia e Jean Paul impegnati nella vita da campo...
West Papua (Indonesia): Risalendo la corrente in wet tooling e con corde galleggianti per evitare il rischio di restare bloccati nella corrente. Jean Paul fa sicura, mentre sul fondo occhieggia nell'acqua la testa di Thomas.
West Papua (Indonesia): L'occhio di Keek
West Papua (Indonesia): Thomas scende lungo i quasi 160 metri della calata di Keek
West Papua (Indonesia): Risorgenza finale del Sistema Auk. Il piccolo traforo in basso, in lingua Mare, prende il nome di KUom, che si traduce come “la via della nascita”. La grande parete bianca sul fondo e’invece chiamata Beir Auk
West Papua (Indonesia): La grande galleria del fiume Auk nella direzione dell'inghiottitoio di Wakut
West Papua (Indonesia): Lavori di manutenzione durante il campo nella foresta nei pressi del Tiankeng di Keek
Nel novembre 2018 si è svolta la terza spedizione organizzata dal gruppo Acheloos Geo Exploring nella provincia indonesiana di Papua Barat, parte occidentale della Nuova Guinea, dove continuare le esplorazioni del sistema del fiume Kali Auk iniziata nel 2016 (Speleologia n°79) rivelatesi complesse a causa dell’incredibile quantità di acqua.
Per provare a superare queste difficoltà la nuova spedizione si è diretta verso un grande pozzo, chiamato Keek, con un diametro alla base di circa 130 m, per una profondità tra i 140 e i 160 m. La discesa di questo pozzo ha portato all’esplorazione di circa 4 km di gallerie.
Circa un chilometro a nord del pozzo il fiume scompare in un enorme inghiottitoio, ma purtroppo i diritti di proprietà e la sacralità dei luoghi in Nuova Guinea sono una cosa molto complessa, per cui la spedizione è riuscita a ottenere solo alcune immagini tramite un drone. Inoltre la delicata situazione politica dell’Indonesia fa sì che anche alla speleologia non resta che attendere e sperare che il futuro riservi un poco di pace a questa terra, tanto bella quanto tormentata.
di Andrea Benassi – articolo completo sulla rivista
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